Al part time agevolato prima della pensione, entrato in vigore il 3 Giugno, in modo sperimentale fino a fine 2018, può accedere al momento una categoria limitata di lavoratori, vale a dire i lavoratori del settore privato, di età superiore ai 63 anni, con contratto a tempo indeterminato, che hanno maturato i contributi minimi per la pensione di vecchiaia entro il 2018, favorendo così una progressiva e graduale uscita dall’attività lavorativa.
La riduzione dell’orario di lavoro oscillerà tra il 40 ed il 60 % e non comprometterà la pensione futura che resterà invariata : infatti lo Stato riconoscerà comunque al lavoratore i contributi figurativi anche per l’orario non lavorativo, senza inficiare così in alcun modo sull’intero importo della pensione. Ovviamente però il part time agevolato avrà invece degli effetti in busta paga, che dipendono intuitivamente dalla percentuale di ore di servizio, con l’aggiunta della somma corrispondente ai contributi a carico del datore di lavoro anche per l’orario non lavorato, somma che non costituisce reddito e non assoggettata all’assicurazione contro gli infortuni e malattia professionale.
Per le modalità di accesso al beneficio potete rivolgervi al nostro Patronato Enasc.